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Recensioni Artistiche

Cosa dicono dei miei quadri e della mia arte i critici ed esperi del settore. 

"Dorian Gray"

Dott. Vittorio Sgarbi

Critico d' arte (2023)

La ritualità della bellezza del corpo è nel Ritratto di Dorian Gray di Wilde il motivo dominante. Gli esiti dell’insana storia intima del protagonista li conosciamo tutti. Antolini ne riproduce la forza autodistruttiva, prima nell’ assorbimento diabolico della vita catturata dall’ arte, poi nell’ immedesimazione narcisistica che porta l’uomo a prolungare persino le sue arterie nell’illusione del suo riflesso allo specchio.

Dott.ssa Rosanna Chetta

Critico d' arte , Artexpo' Gallery (2022)

L' Artista sembra volerci comunicare come, ogni volta che si approccia ad una nuova opera, si imbatte in quell' ossessivo tormento interiore che la rapisce e la conduce verso una sensazione di catatonia. Sensazione che viene però soppressa perché' consapevole di ciò che fa e come lo fa, riuscendo nello scopo con grandiosa maestria.

"Onore dell'Anima"

Dott.ssa Rosanna Chetta

Critico d'arte - Artexpo' Gallery (2022)

La raffigurazione di un Eroe dal fisico scultoreo che osserva compiaciuto la carcassa del leone ai suoi piedi, rimanda immediatamente al racconto di Ercole che in una delle sue fatiche, uccide il leone di Nemea utilizzando la sua astuzia. Una chiara parafrasi dell'Artista che ha saputo sconfiggere i suoi demoni interiori, vincendoli e potendo finalmente mostrare e coltivare la sua grande passione.

Prof. Marinella Caputo
Insegnate e scrittrice d' arte (2018)

Anche i suoi studi su dipinti celebri non si limitano a riprodurre gli originali, ma implicano un messaggio morale, prima ancora che estetico, come nel caso di " Sansone e il Leone" (da Hayez), in cui l' eroe biblico vince il suo nemico interiore piuttosto che la belva all' esterno, mostrandosi quasi stupito della propria vittoria.

Quando L' Arte diventa fonte di determinazione...

Dott.ssa Rosanna Chetta

Critico d'arte, Artexpo' Gallery (2022)

L'Arte di Elisa Antolini è una celebrazione alla vita, che ci insegna a non fermarsi mai e ad inseguire sempre i nostri sogni. Artista dall' animo puro e sensibile, le sue opere trasmettono un senso profondo di passione per ciò che ha scelto di fare. L’abilità con cui vengono trattati i temi, lascia trasparire una sensazione nuova, fatta di passione e tenacia. Come lei stessa racconta, quando esegue le sue opere lascia ampio spazio all' impulsività. Nulla è premeditato o ragionato. I suoi lavori prendono vita solo ad avvenuta conclusione, delineandosi attraverso i propri caratteri identificativi. Questo aspetto dell’istintività, conferisce alle sue opere un atteggiamento romantico a primo impatto ma soffermandosi con più insistenza sulle sostanze caratteriale, e' possibile percepire anche quell' aspetto di nostalgia, dolore e soppressione che può aver turbato la vita dell' Artista in un particolare momento. E' chiaro come tutta la sua arte sia circondata da un legame spirituale che va oltre l'intellegibile, tra ciò che è racchiuso nel suo universo interiore e tutto ciò che la circonda: ha quindi appreso il bisogno di dover spartire con il mondo quello che era il suo messaggi d' arte. Il suo obiettivo è quello di voler regalare un messaggio emotivo e creativo a tutti coloro che hanno bisogno di rifugiarsi nell' arte per trovare la pace, generando una carica di energia positiva ineguagliabile.

"Memorie di una Vita Passata"
Dr. Massimo Gherardini

Critico d'Arte, Galleria Dantebus (2021)

"La pittura rappresenta la parte più intima e profonda di me". E ‘questo il manifesto programmatico dell' arte della raffinata autrice Elisa Antolini. La pittura accompagna Elisa sin da quando e' fanciulla, perdendosi per un periodo, per poi ritrovarsi definitivamente ed intensamente. La condivisione con il pubblico, quindi, diviene letteralmente un sacrificarsi sulla tela per amore, come il seme che muore per dare frutto. "Maneggiare con cura, fragile" e' la scritta apposta sopra ogni opera, perché' essa contiene ogni centimetro del cristallo del cuore di Elisa, contiene ogni grammo d'anima, ricordo, sogno, visione e pensiero dell' autrice. Il perfetto olio su tela "Memories of a Past Life", di evocazione manieristica e macchiaiola , quindi, rappresenta proprio un quid del passato, che si esprime in una rocca in decadenza, immersa dentro un paesaggio naturale incontaminato, tra autunno ed inverno, mentre l'erba si scurisce e le vette iniziano ad imbiancarsi. Si tratta di una visione interiore ed esteriore, di uno stato d' animo, di una porta d' accesso alle proprie emozioni. La pittura di Elisa avvolge delicatamente l' osservatore e con il suo velluto sparge sulla terra la sua delicata e profumata fragranza, come un chicco d' incenso che bruciando fa ascendere il suo fumo ed il suo odire dalla terra al cielo.

"Dualismo Umano"
Dr. Massimo Gherardini

Critico d'Arte, Galleria Dantebus, 2021

Con il perfetto olio su tela "Human Dualism", rappresentante noti monumenti a forma di fiore aperto sull'acqua, Elisa Antolini affronta l'intrigante e discusso tema del dualismo umano. Esso è una concezione filosofica o teologica che vede la presenza di due essenze o principi opposti ed inconciliabili nell'essere umano. Nella filosofia contemporanea, il dualismo più dibattuto è quello concernente il rapporto mente-corpo. Si tratta quindi di una concezione metafisica che, opponendosi al monismo che vede un unicum, sostiene che la realtà sia costituita da due sostanze fondamentali, ontologicamente separate ed incapaci di interagire causalmente l'una con l' altra. Una concezione che affonda le sue radici in Platone, che fu il primo netto sostenitore di una posizione dualistica, vedendo anima e corpo come due sostanze distinte, di cui una è immortale e, non solo continua a vivere dopo la morte del corpo, ma è esistita anche prima del corpo al quale è stata incatenata. Ebbene, il compito dell’arte diviene quello di rappresentare queste due sostanze. Il corpo e ‘il fiore che galleggia sul mare dell’esistenza, l' anima è la luce arcobaleno che illumina e rischiara nella notte permettendogli di esistere...

Prof. Marinella Caputo
Insegnate e scrittrice d' arte, 2018

ll Lavoro " Human Dualism", riprende l’immagine fotografica di una suggestiva architettura contemporanea, il Lotus Building in Cina. L 'intento è metaforico, alludendo alla dicotomia tra buio e luce, così radicata nella storia della pittura. Tale dualismo finisce comunque per trascendere l’aspetto visuale, coinvolgendo la condizione umana: Tecnologia e Magia, Spirto e Ragione, Saggezza e Follia, Bene e Male, come indicano le parole dell' artista.

Le quattri Stagioni

Prof. Marinella Caputo

Insegnate e scrittrice d' arte (2018)

Tre dipinti formano un ciclo, incarnando gli umori diversi del cielo che sottendono quelli dell’ animo umano: “ La buia notte dell’ anima”, “Caos e rinascita”, triste consapevolezza”. Aggiungendo “ Onde d’ amore”, il tema diviene l’ allegoria delle 4 stagioni, evocando le fasi della vita che non cessa di trasformarsi e di rigenerarsi.

"Pezzi di Me"

Prof. Marinella Caputo

Insegnate e scrittrice d' arte (2018)

Un’altra serie è “Pezzi di me”, quattro pannelli insonorizzati su ciò si snodano arabeschi fluidi, con forme e tinte che mutano, fino a divenire rarefatte e lievi, evocando i meandri e grovigli esistenziali.

Catalogo Opere

Prof. Marinella Caputo

Insegnate e scrittrice d' arte (2018)

La pittura è per Elisa Antolini il mezzo più adatto ad esprimere emozioni, stati d' animo e riflessioni. L'atto del dipingere, calmo e meticoloso, è il percorso che porta alla luce ciò che si nasconde all' interno e affiora citando la natura. I luoghi evocati si ispirano a memorie o visioni e, pur mantenendo un pronunciato senso di fisicità, finiscono per assumere una dimensione sospesa, non priva di astrazione e di mistero. Non c'è infatti un fine narrativo o descrittivo, quanto piuttosto un significato simbolico che trascende l’immagine, alludendo all’ intangibile e all' invisibile. Il colore e la luce prevalgono con un’intensità che non è solo percettiva, ma anche e soprattutto emotiva.

© 2023 by Elisa Antolini (ElyAnto)

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